Sì, avete letto bene, l’A.S.D. Baskin Soncino ha raggiunto la vetta più alta del podio nelle finali della terza edizione della Coppa Italia di Baskin.
Nel nuovo e suggestivo Palasport di Carugate, l’A.S.D. Baskin Soncino ha sfidato nella mattinata di Domenica 3 Giugno il Bologna per l’accesso alla finalissima. Dopo 24 minuti effettivi di gioco ed una superba prestazione di entrambe le compagini, la squadra del borgo ha avuto la meglio sull’emiliana con il punteggio di 60 a 56.
In contemporanea, si è giocata Carugate – Pistoia, dove i padroni di casa hanno conquistato il posto in finale 53 a 46.
Prima delle finali, ad impreziosire la giornata, l’Oratorio Don Bosco di Carugate ha organizzato il pranzo collettivo offerto dalla semplice e meravigliosa organizzazione; momento che, ancora una volta, ha dato un segnale forte su quanto sia facile conciliare sano agonismo e amicizia, integrazione e divertimento.
A seguire la finale per il terzo e quarto posto giocato tra Bologna e Pistoia, dove la prima ha messo a segno un’importante vittoria.
È poi arrivato il grande momento per le due squadre lombarde. Un’importante apertura del match consacrato dall’inno di Mameli che ha visibilmente emozionato giocatori e spettatori.
L’A.S.D. Baskin Soncino prende subito in mano la partita grazie alla grande vena realizzativa dei pivot Martina Manfredini, Morgan Gencarelli e Federico Vassalli. La voglia di vincere insieme è stata coronata proprio da Federico, realizzatore di un canestro fondamentale che ha dato un segnale della volontà di portare nel Borgo la coppa tanto inaspettata quanto meritata.
Sul finire di partita, per smorzare l’ultimo colpo di coda del coriaceo e bravo Carugate, Coach Tassoni ha giocato la carta dell’esperienza buttando nella contesa Mauro Viviani che con i suoi …… anta e più anni ha infuso calma e tranquillità alla squadra, chiudendo con il punteggio 59 a 55. Al suono della sirena attimi di emozione per l’intera squadra. Il presidente Savaresi, con il vice Zuccaro, la sempre preziosa Michela che esultano all’unisono, i tifosi esplodono in un rumoroso e fragrante applauso invadendo il campo.
Un traguardo storico per la società del nostro Borgo, fondata meno di un anno e mezzo fa e già in grado di portare a casa un trofeo di blasone nazionale. Una competizione vera, giocata al massimo con note di agonismo allo stato puro, sana competizione e spirito di inclusione.
L’emozione non passa, ancora nel cuore e nella testa le immagini della vittoria, degli abbracci e dell’esultanza.
Ad attendere la squadra al suo rientro un gruppo di genitori e sostenitori che non è riuscita a prendere parte alla trasferta festeggia l’arrivo della coppa con un tripudio di tricolori.